Naufragio dei bambini, il GUP di Roma rinvia a giudizio due ufficiali.

268 morti, siriani in fuga dalla guerra civile, questi sono i numeri del naufragio dell’11 ottobre 2013, consumatosi 61 miglia a sud di Lampedusa. Il Giudice dell’Udienza Preliminare di Roma ha rinviato a giudizio l’ufficiale responsabile della sala operativa della Guardia Costiera e il comandante della sala operativa della squadra navale della Marina, i reati che vengono contestati sono rifiuto d’atti d’ufficio e omicidio colposo. Nonostante l’iniziale richiesta di archiviazione delle Procure di Roma e di Agrigento, grazie alla determinazione del giornalista Fabrizio Gatti e al coraggio della sua inchiesta i Giudici di Roma e Agrigento hanno rifiutato l’archiviazione, rendendo possibile l’apertura di un processo pubblico che individui le responsabilità di questa immane tragedia. Nel processo alcuni familiari delle vittime e i genitori di alcuni tra i 60 bambini scomparsi in mare si sono costituiti parte civile e sono rappresentati tra gli altri dagli avvocati di Progetto Diritti.

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