Nastro adesivo sulla bocca di cittadini rimpatriati: l’intervento del Ministro dell’Interno Cancellieri

(23/04/12)

L’uso del nastro adesivo per contenere le reazioni di due cittadini algerini rimpatriati con volo aereo dalla polizia, ‘è stato del tutto estemporaneo’. E’ quando riferito alla Camera dei Deputati dal Ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri intervenuta sulla vicenda documentata con materiale fotografico e avvenuta a bordo del volo per Tunisi lo scorso 17 aprile.

Sulle pagine di tutti i giornali nei giorni scorsi sono apparse le fotografie di due migranti a bordo di un aereo con la bocca chiusa da nastro adesivo. Le immagini sono state scattate da Francesco Sperandeo sul volo Alitalia partito da Roma il 17 aprile alle 9,35 e diretto a Tunisi, e che trasportava due cittadini algerini colpiti da provvedimento di espulsione e scortati da agenti del Nucleo scorte nazionali.

Secondo quanto riferito da Cancellieri, l’uso del nastro adesivo ‘non appare corrispondere a nessuna della misure coercitive previste dalla normativa europea in materia e, nei fatti, si traduce in un comportamento che la coscienza collettiva percepisce come offensivo per la dignità della persona’.

Tuttavia, ha spiegato il Ministro, gli operatori di polizia sono ricorsi a misure coercitive a seguito di una serie di episodi di forte opposizione al rimpatrio da parte dei migranti che hanno colpito il personale di sicurezza con ‘sputi, morsi, calci e pugni’. Sono state quindi utilizzate fascette di velcro per i polsi e mascherine verdi sanitarie per la bocca, allo scopo di impedire la fuoriuscita del sangue procurato dalle labbra morse, pratica autolesionista a cui ricorrono gli stranieri per ostacolare le misure di espulsione. L’uso del nastro per fissare le mascherine, invece, si collega ‘verosimilmente – ha spiegato il Ministro – a pregresse recenti e negative esperienze nelle quali gli operatori di polizia hanno subito gravi lesioni personali. Ristabilita la calma, ha sottolineato Cancellieri, le misure di sicurezza sono state rimosse.

Sulla vicenda, ha annunciato il Ministro, il Capo della Polizia Antonio Manganelli ha disposto accertamenti.