Spagna: i tagli alla sanità colpiscono gli immigrati disoccupati.

27 aprile 2012

Dal 31 agosto non potranno accedere al sistema sanitario gli immigrati extracomunitari non iscritti alla previdenza sociale.

È entrato in vigore ieri in Spagna il provvedimento che, a partire dal 31 agosto, impedisce l’accesso al sistema sanitario nazionale ai cittadini extracomunitari non iscritti alla previdenza sociale.
Finora agli stranieri bastava l’iscrizione all’anagrafe comunale per ottenere la tessera che dà accesso ai servizi di assistenza primaria, con l’entrata in vigore della misura invece verranno garantite solamente le cure di pronto soccorso. Rimane la piena assistenza per i minori di 18 anni e le donne in gravidanza.
Secondo le stime pubblicate dal quotidiano El Pais, si calcola che saranno ritirate 150 mila tessere sanitarie. Il risparmio medio stimato è pari a circa 250 milioni di euro, rispetto ai 500 milioni inizialmente previsti dall’esecutivo presieduto da Mariano Rajoy.
Il decreto stabilisce che “gli organi competenti in materia di immigrazione potranno comunicare all’Istituto nazionale della previdenza sociale i dati imprescindibili per comprovare i requisiti, senza il consenso dell’interessato”. Il provvedimento contiene “le misure urgenti per garantire la sostenibilità del sistema sanitario nazionale”, con le quali il Governo punta a ridurre di 7 miliardi di euro la spesa sanitaria, per centrare l’obiettivo di deficit al 5,3% del Pil imposto da Bruxelles.
(Red.)