#Medir: il cinema come strumento di trasformazione del sociale

Un grande successo di pubblico e un forte incoraggiamento a lavorare per le future edizioni. Questi sicuramente fra i traguardi raggiunti con la prima edizione del Festival Internazionale di Cinema, Diritti Umani e AmbienteMedir, organizzato dall’Istituto Multimediale Diritti Umani Italia e ospitato nelle sale dell’Apollo Undici a Roma.

Due giorni di cinema dedicati ai Popoli fuori luogo: ai diritti di chi fugge da guerre e miseria, di chi  paga il prezzo dei disastri ambientali, di chi è messo alla prova della convivenza nelle occupazioni delle nostre metropoli. Sette film in programmazione che hanno incontrato l’apprezzamento di un pubblico attento e partecipe. La possibilità di incontrare alcuni degli autori: Paolo Palermo, regista di 4 stelle Hotel, film vincitore del Premio Ilaria Alpi nel 2015; Andrea Segre, che ha presentato in anteprima speciale il suo ultimo documentario Ibi; Christian Carmosino, autore del documentario sulla rivoluzione del Burkina Faso “A piedi nudi“. Il Festival ha previsto anche un momento di confronto con la presenza di persone a diverso titolo impegnate nella difesa dei diritti di chi migra: il regista Paolo Palermo, l’avvocato Arturo Salerni di Progetto Diritti e Marco Bertotto di Medici senza Frontiere.

Il lavoro che ha portato a questa prima edizione è soprattutto frutto dell’esperienza dell’Instituto Multimedia DerHumalc, che da 17 anni organizza il Festival Internacional de Cinema de Derechos Humanos – FICDH e da tre il Festival Internacional de Cine Ambiental- FINCA.

Come organizzazione che ha collaborato alla riuscita del Festival di Roma, speriamo di poter lavorare a uno sviluppo di questo progetto perché siamo convinti che il cinema sia uno strumento privilegiato per la lettura del reale e per la sua trasformazione.

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