Emergency sui fatti di Lampedusa “E’ il risultato di una politica criminale”

I migranti – dice l’organizzazione umanitaria – oltre a essere privati dei più elementari diritti umani, vengono deliberatamente usati per esasperare gli animi, costruire “diversi” e “nemici”, alimentare guerre tra poveri”

 

da www.repubblica.it del 21.09.2011
 

LAMPEDUSA – Sulla situazione che si sta creando a Lampedusa, Emergency ha diffuso un comunicato nel quale si esprime una valutazione e si lanciano delle accuse precise alla politica dell’immigrazione adottata da questo e da altri governi. “Quello che sta succedendo a Lampedusa è il risultato di una politica criminale che da molti anni i governi di questo Paese stanno attuando nei confronti dei migranti – si legge nella nota dell’organizzazione umanitaria – migranti che, oltre a essere privati dei più elementari diritti umani, vengono deliberatamente usati per esasperare gli animi, costruire “diversi” e “nemici”, alimentare guerre tra poveri”. 

Calpestati di diritti fondamentali. “La tensione e la violenza delle ultime ore, a Lampedusa, come a Pozzallo – prosegue il comunicato –  sono l’inevitabile conseguenza della politica di un governo che tratta gli stranieri come criminali, come problema di ordine pubblico, come bestie. Il sovraffollamento delle strutture, la carenza di assistenza di base, la privazione dei diritti fondamentali, oltre a essere una vergogna per un Paese che si vuole definire civile, comportano inevitabilmente l’inasprirsi del disagio e della violenza. Grave – prosegue Emergency –  è anche la mancanza di un progetto di accoglienza: migliaia di persone vengono lasciate marcire in condizioni disumane, senza prospettive, senza speranze, senza sapere cosa succederà di loro. A fare le spese di questa situazione, insieme ai migranti, sono ovviamente i cittadini italiani, lasciati pressoché soli a gestire tutti i problemi che una politica miope e disumana ha creato”.

La voratori trattati come schiavi. “Disumana, nella maggior parte dei casi – si legge ancora nella nota – è anche la situazione dei migranti che visitiamo ogni giorno nel sud Italia, presso le cliniche mobili di Emergency: lavoratori trattati come schiavi, senza accesso all’acqua potabile, senza una casa, senza assistenza medica, senza diritti. Confidiamo che i cittadini italiani abbiamo la ragionevolezza e l’umanità che finora è mancata al governo, quell’umanità che permette di capire che gli stranieri, i ‘clandestini’, i migranti stagionali sono, prima che qualsiasi altra cosa, semplicemente persone, esseri umani. E come tali devono essere trattati. Ci rifiutiamo di cadere – conclude il comunicato di Emergency – anche a Lampedusa nella logica della guerra: ci rifiutiamo di partecipare alla lotta di ‘quelli che stanno male’ contro ‘quelli che stanno peggio’.  Siamo dalla parte dei diritti: dei diritti degli italiani e degli stranieri, contro chi ostinatamente li nega”.