Tribunale di Roma: Nel giudizio sulla pericolosità di un cittadino non italiano, vanno esclusi automatismi

Il Tribunale di Roma  ha accolto il ricorso proposto dagli avvocati di Progetto Diritti Arturo Salerni e Silvia Calderoni riconoscendo il
diritto a mantenere lo status di rifugiato anche in presenza di una
condanna per reati di cui all’art. 407 comma 2 c.p.p
., in ragione del
percorso di reinserimento sociale attraverso l’espiazione della pena,
così come previsto dall’art. 27 della Costituzione.


Nella motivazione viene ribadito  “il principio generale in forza del
quale il giudizio sulla pericolosità sociale dello straniero necessita
di una considerazione in concreto, attinente al caso specifico,
dovendosi escludere, in materia, qualunque automatismo”, così come già
statuito dalla Corte Cost. con la sentenza n. 88/2003.

Qui il testo della sentenza.

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