Sigilli al supermercato Lidl a una settimana dall’apertura

altÈ notizia di questa mattina che i vigili hanno apposto i sigilli al Supermercato Lidl, in via dell’Acqua Bullicante, aperto da appena una settimana. Il provvedimento di sequestro, disposto dal sostituto procuratore D’Ovidio, sarebbe motivato dalla mancata ottemperanza alle regole del Piano Casa della Regione in merito al cambio di destinazione d’uso dell’area.

 

Quella della costruzione del supermercato Lidl è una vicenda che ha visto l’opposizione del coordinamento NO Cemento a Roma Est che raccoglie diverse realtà territoriali e associazioni ambientaliste sin dal maggio 2015, quando è stata messa in campo una mobilitazione permanente per impedire la devastazione di un territorio di grande importanza dal punto di vista paesaggistico, posto sotto vincolo nell’ambito del comprensorio Ad duas lauros nel 1995 e poi abbandonato all’incuria dalle istituzioni. Quella che ha portato al sequestro di oggi è solo una delle numerosissime violazioni alla legislazione corrente denunciate finora.

Nel novembre scorso il Comitato no Cemento a Roma est, con l’assistenza degli avvocati di Progetto Diritti Arturo Salerni e Mario Angelelli, aveva inoltrato ricorso al Tar Lazio contro i provvedimenti di Roma Capitale con i quali si erano autorizzati i lavori per la costruzione del supermercato. I giudici del Tar si esprimeranno il 24 Giugno prossimo sulle evidenziate carenze di istruttoria. Un’istruttoria che ha sistematicamente ignorato e calpestato decreti ministeriali e norme edilizie, con interpretazioni fuori i termini di legge e omissioni di documenti. Le irregolarità e la mancanza di trasparenza hanno inoltre caratterizzato tutto l’iter dei lavori: dall’apertura del cantiere senza gli appositi cartelli informativi, allo smaltimento dell’amianto senza i dovuti accorgimenti, alla negazione dell’accesso agli atti da parte degli uffici del Suap (Sportello Unico della Attività Produttive del Comune di Roma).

Dopo l’intervento di oggi il Comitato no Cemento a Roma Est è pronto a rilanciare la battaglia per fermare la cementificazione dell’area e restituire priorità nelle politiche pubbliche alla tutela della salute dei cittadini e del patrimonio storico artistico del territorio. Per questo indice un’assemblea Venerdì 11 marzo alle 18 in via dell’Acqua Bullicante 248.