Il 24 marzo il faro del Gianicolo si accende in ricordo dei Desaparecidos

Si è svolta ieri al Teatro sociale Il Cantiere, a Trastevere, la conferenza stampa per l’accensione del Faro al Gianicolo, organizzata da Target Lab Ets- Laboratorio sperimentale di Fotografia e comunicazione e promossa Comitato Cittadino Roma ricorda i Desaparecidos, Madres e Abuelas.

A partecipare, oltre all’Assessore alla Cultura di Roma Capitale Miguel Gotor, anche l’avvocato di Progetto Diritti Arturo Salerni, che ha illustrato i diversi processi celebrati in Italia in cui sono state accertate le responsabilità di tanti esponenti delle dittature latino-americane e le iniziative giudiziarie oggi pendenti nel nostro paese. Tra queste quella nei confronti dell’ufficiale uruguaiano Néstor Troccoli, già condannato all’ergastolo nel processo Condor e detenuto in Italia per la scomparsa di José Agustín Potenza, Giuliana Filippazzi (i cui resti ossei sono stati trovati in Paraguay) ed Elena Quintero.  Per Troccoli, ha ricordato l’avvocato Salerni, è stata fissata l’udienza preliminare per il prossimo 5 maggio.

Il Faro al Gianicolo verrà acceso il 24 Marzo alle 18.45 proprio in memoria del dramma dei desaparecidos argentini: il 24 marzo del 1976 è infatti il giorno del colpo di Stato che instaurò in Argentina la dittatura militare del generale Jorge Rafael Videla.

Hanno preso parte alla Conferenza anche Angelo Marasca, presidente del Comitato cittadino Roma ricorda i desaparecidos Madres e abuelas; il giornalista Paolo Brogi; Enrico Calamai, console italiano in Argentina all’epoca dei fatti e noto come lo ‘Schlinder di Buenos Aires’; Maria Rosa Grillo e Nicola Bottiglieri, entrambi fondatori del Comitato Cittadino Roma Ricorda I Desaparecidos, Madres e Abuelas; Riccardo Nury, portavoce di Amnesty International Italia e l’ex consigliere comunale Roberto Allegretti.