Appello urgente per salvare una vita umana ed impedire l’esecuzione dello studente kurdo Habbibolah Latifi.

 Secondo le ultime notizie ricevute dall’Avvocato di Habbibolah Latifi sig. Nikbakht, la condanna a morte contro il suo assistito sarà eseguita domenica 26 dicembre 2010 nella Prigione di Sanadaj, in Iran.

Habibollah Latifi è un attivista kurdo si 29 anni, che si stava laureando in ingegneria presso l’università Eylam (Iran) quando fu arrestato il 23 ottobre del 2007 nella città di Sanadaj. Il Sig. Latifi è stato accusato di “attentare alla sicurezza dello stato” e per potergli estorcere una confessione è stato torturato brutalmente. Dopo otto mesi dall’arresto è stato sentenziato a morte dal “Tribunale della Rivoluzione” della città di Sanandaj e la condanna a morte è stata confermata dalla “Corte d’Appello” della città di Sanandaj a febbraio del 2009.

Il Regime islamico d’Iran durante lo scorso anno ha dimostrato che non esita ad eseguire le condanne nei confronti degli attivitisti politici ed infatti dal novembre 2009 ha eseguito la condanna a morte di almeno 7 attivisti politici kurdi: Ehsan Fatahiyan, Fasih Yasamini, Farzad Kamangar, Farhad Vakili, Hassan Hekmat Demir, Ali Heydariyan e la signora Shirin Alamhooli.

La vita del Sig. Latifi è in pericolo imminente e ci rimangono pochi giorni per far ascoltare la nostra voce contro l’atrocità che sta per essere commessa dal Regime islamico. Facciamo appello al Santo Padre, a tutti gli attivisti per i diritti umani, alle organizzazioni per i diritti umani e ai governi dei paesi democratici a far sentire la propria voce contro l’ingiustizia e contribuire a salvare la vita del Sig. Latifi, la cui unica colpa è stata di alzare la testa e combattere contro l’ingiustizia.

Nel giorno in cui il mondo cattolico festeggia la nascita di Gesù per la salvezza dell’umanità, non si può restare in silenzio di fronte alla morte di un giovane kurdo che verrà giustiziato per aver provato a vivere per la libertà, la giustizia e i diritti del popolo kurdo, come molti altri ed altre prima di lui.

L’umanità non deve accettare la vergogna della pena di morte e battersi per la vita e la libertà dei popoli.

Comunità kurda in Italia – Ufficio d’Informazione del Kurdistan in Italia – Ass. Europa Levante – Ass. Progetto Diritti

Roma, 25 Dicembre 2010